Case Report dal dott. Alberto Bellone – Clinica Sedes Sapientiae Humanitas, Torino
Una paziente di 64 anni si è presentata con un foro maculare di circa 230 micron di diametro.(fig. 1).
Data la dimensione relativamente contenuta del foro (< 400 micron), inizialmente si è optato per un approccio chirurgico standard senza l’utilizzo della tecnica dell’inverted flap.
fig. 1 – OCT preoperatorio
Primo Intervento
È stata eseguita una vitrectomia mini invasiva 27 gauge utilizzando il sistema EVA NEXUS. L’intervento è stato effettuato sotto visualizzazione con microscopio operatorio Leica Proveo 8, che garantisce un’eccellente visualizzazione del segmento posteriore.
Complicazione
Dopo circa un mese dall’intervento, la paziente è tornata al controllo presentando una recidiva del foro maculare, documentata attraverso imaging diagnostico (Figure 2 e 3).
fig 2 – recidiva foro maculare
fig 3 – recidiva foro maculare
Secondo Intervento
Vista la recidiva, si è proceduto con un approccio chirurgico più complesso che ha previsto:
1. Facoemulsificazione del cristallino con impianto di IOL Clareon
2. Revisione della vitrectomia 27 gauge
3. Prelievo e apposizione di un flap libero di membrana limitante interna (Free ILM Patch)
4. Tamponamento con gas C3F8 al 14%
Ad una settimana dopo il secondo intervento ecco il risultato agli esami strumentali:
fig 4 – esito post intervento
fig 5 – esito post intervento
Discussione
La scelta di utilizzare un patch libero di membrana limitante interna nel secondo intervento rappresenta una tecnica avanzata per la gestione delle recidive dei fori maculari. Questa procedura, supportata dalla letteratura scientifica recente, offre un’elevata probabilità di successo nei casi di recidiva, dove le tecniche standard hanno fallito.
Strumentazione Utilizzata
– Microscopio operatorio: Leica Proveo 8
– Sistema di vitrectomia: EVA NEXUS (DORC)
– Calibro strumentazione: 27 gauge
Conclusioni
Questo caso evidenzia l’importanza di un approccio chirurgico personalizzato nella gestione delle recidive dei fori maculari, sottolineando come l’utilizzo di tecniche avanzate come il Free ILM Patch possa rappresentare una soluzione efficace in casi complessi ed ottenere un ottimo risultato di guarigione completa.