Optic Pits: una rara anomalia del nervo ottico

Gli optic pits, noti anche come fossette del nervo ottico, sono una rara anomalia congenita che colpisce il disco ottico, la parte del nervo ottico visibile durante un esame del fondo oculare. Questa condizione, scoperta per la prima volta nel 1882, è generalmente asintomatica e viene spesso rilevata casualmente durante un controllo oftalmologico di routine.

Cosa sono gli optic pits?

Gli optic pits si presentano come piccole depressioni ovali o rotonde sul disco ottico, solitamente di colore grigio, giallo o nero. Queste fossette occupano tipicamente da un ottavo a un quarto della superficie del disco ottico e si trovano più frequentemente nel quadrante inferotemporale del nervo.

Frequenza e cause

Gli optic pits sono una condizione rara, con una prevalenza stimata intorno allo 0,1% della popolazione. Colpiscono in egual misura uomini e donne e non sembrano essere associati a particolari fattori di rischio.

Si ritiene che gli optic pits siano il risultato di una chiusura incompleta della fessura embrionale durante lo sviluppo fetale. Tuttavia, il meccanismo esatto della loro formazione è ancora oggetto di dibattito nella comunità scientifica.

Sintomi e complicazioni

Nella maggior parte dei casi, gli optic pits non causano sintomi e non influiscono sulla visione. Tuttavia, in alcuni casi possono verificarsi complicazioni che portano a problemi visivi:

1. Difetti del campo visivo: Possono manifestarsi come scotomi arcuati (zone cieche a forma di arco) o un allargamento del punto cieco.

2. Maculopatia associata all’optic pit: In circa il 25-75% dei casi, può svilupparsi un accumulo di fluido sotto la retina (distacco sieroso della retina) o all’interno degli strati retinici (schisi retinica), che può causare una significativa perdita della vista centrale.

 

Diagnosi

Gli optic pits vengono generalmente diagnosticati durante un esame oftalmologico completo. L’oculista può utilizzare varie tecniche per confermare la diagnosi e valutare eventuali complicazioni:

– Oftalmoscopia diretta e indiretta
– Biomicroscopia con lampada a fessura
– Tomografia a coerenza ottica (OCT)
– Angiografia con fluoresceina (in alcuni casi)

Trattamento

Il trattamento degli optic pits dipende dalla presenza o meno di complicazioni:

1. Osservazione: Se non ci sono complicazioni, si opta generalmente per un monitoraggio regolare.

2. Intervento chirurgico: In caso di maculopatia associata, può essere necessario un intervento chirurgico. Le opzioni includono:
– Vitrectomia via pars plana
– Peeling della membrana limitante interna
– Tamponamento con gas
– Tecniche innovative come l’impianto di membrana amniotica o il flap di membrana limitante interna invertito[1].

Prognosi

La prognosi per gli optic pits isolati è generalmente eccellente. Tuttavia, se si sviluppa una maculopatia associata, la prognosi visiva può essere meno favorevole. Con i trattamenti moderni, molti pazienti possono ottenere un miglioramento significativo della funzione visiva[1].

In conclusione, gli optic pits sono una rara anomalia del nervo ottico che, nella maggior parte dei casi, non causa problemi visivi. Tuttavia, è importante che le persone con questa condizione si sottopongano a controlli oftalmologici regolari per monitorare eventuali complicazioni e intervenire tempestivamente se necessario.

Vedi anche:
https://eyewiki.aao.org/Optic_Pits
https://www.aapos.org/glossary/optic-nerve-pit