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La congiuntivite allergica è un disturbo che i pazienti, soprattutto quelli che hanno già problemi di atopie e di allergie in generale, presentano in primavera e in estate e alcuni anche in autunno, a seconda dell’allergene che le scatena.
È un disturbo assai frequente, che si presenta soprattutto quando sbocciano i fiori, quando cominciano a esserci i pollini nell’aria ma ripeto che può avvenire anche a giugno, a luglio e in alcuni pazienti anche a a settembre, a seconda dell’allergene che stimola questa reazione.
Si tratta di una reazione IgE-mediata, quindi il paziente la confonde con una congiuntivite perché l’occhio è rosso, emette una secrezione biancastra e a volte giallastra ma in realtà non si tratta di una congiuntivite di natura né batterica né virale, bensì di una congiuntivopatia allergica, che va quindi trattata con antistaminici, colliri e con antistaminici per via generale.
Naturalmente la risposta è discreta (si va da una risposta lieve a una risposta mediocre con questo tipo di terapia); la risposta migliore si ha con l’utilizzo di steroidi, quindi di colliri cortisonici, che però hanno tutta una serie di effetti collaterali e non vanno autosomministrati; il collirio antibiotico cortisonico che voi avete in casa, che avete in frigorifero perché lo avete ereditato dalla nonna o dal gatto che ha avuto la congiuntivite, non va autosomministrato, perché, appunto, ha degli effetti collaterali.
Il primo effetto collaterale del collirio cortisonico è l’ipertono oculare, cioè l’aumento della pressione dell’occhio, soprattutto in pazienti predisposti ma comunque non potete sapere se siete predisposti ad avere un ipertono oculare da utilizzo di collirio cortisonico, quindi non ne abusate; l’altro effetto a medio-lungo termine dell’abuso di colliri antibiotico cortisonici è la cataratta, quindi già esiste un tipo di cataratta che è proprio tipicamente favorita da un certo tipo di collirio, che è appunto quello cortisonico.
I colliri cortisonici però alleviano di molto la sintomatologia della congiuntivite allergica, quindi è possibile che il vostro oculista, insieme all’antistaminico, vi dia un collirio cortisonico soprattutto per dimostrare l’efficacia della sua professionalità e delle sue capacità curative.
Fate attenzione a non autosomministrarvelo per lungo tempo.